Certificato prevenzioni incendi CPI: cos'è e chi deve richiederlo
Il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) è uno degli aspetti più delicati e importanti della progettazione antincendio. L'istanza deve essere presentata obbligatoriamente prima dell'inizio dell'esercizio di un'attività al comando dei Vigili del Fuoco di competenza, che eseguirà delle verifiche tecniche ed esclusivamente in caso di esito positivo delle stesse rilascerà il certificato. Qualora venissero riscontrate delle anomalie che impediscono il rilascio del CPI, i vigili del fuoco avranno la facoltà di sospendere temporaneamente l’attività e richiedere la messa a norma del fabbricato.
Cosa attesta il CPI?
Il Certificato di Prevenzione Incendi certifica, appunto, il rispetto da parte dell'attività soggetta delle prescrizioni previste dalla norma e la sussistenza dei requisiti di sicurezza in tutte le aree dell'attività.
Quali sono le attività che devono richiedere il certificato?
Il D.P.R. n. 151/2011, la normativa attualmente vigente, contiene un elenco di 80 attività soggette ai controlli di prevenzione incendi (CPI), suddivise in 3 categorie (A a basso rischio, B a rischio medio e C a rischio alto) in relazione alle loro dimensioni, settore di attività, regole tecniche, sicurezza pubblica e con diversi adempimenti procedurali.
Quanto dura il CPI?
La scadenza formale del Certificato di Prevenzione Incendi è, normalmente, dopo 5 anni dalla data di emissione ed attesta che un fabbricato possiede ancora i requisiti necessari in materia di sicurezza anti incendio e prevenzione.
Lo Studio Corti si occupa di tutte le pratiche inerenti alla prevenzione degli incendi e segue tutto l’iter autorizzativo finalizzato al rilascio del CPI, dalla stesura della SCIA al supporto nei confronti dei tecnici dei VV.F durante l'eventuale sopralluogo.